Il sogno di Frezer realizzato
Alla fine del 2015 alcune amiche del Sangha di Bologna si sono fatte promotrici nell’ambito del progetto “Liberi di studiare” di una raccolta fondi per offrire l’opportunità a Frezer Okubay, studente rifugiato eritreo, di realizzare il suo sogno di studiare in Italia. A Stefania, Marcella e Simona un grazie per aver realizzato quello che era stato presentato come “un sogno” che ha coinvolto i tanti sostenitori. E un sogno realizzato non vuol dire che non se ne possano realizzare altri ancora, e, come allora, anche oggi Essere Pace rinnova la sua disponibilità per dar vita ad altri sogni, per sostenere altre speranze, per far nascere altri sorrisi come quello di Frezer che da la misura di quanto poco basti per farlo fiorire. A fine settembre si tenuto a Pian dei Ciliegi una giornata di consapevolezza sul tema “La pratica del buddhismo impegnato”, e il progetto realizzato dalle amiche di Bologna è la realizzazione di quanto THay in tutta la sua vita ha praticato e insegnato a tutti noi. Essere Pace, nello spirito di una Associazione di Promozione Sociale, si ripromette in maggio impegno nel promuovere e sostenere iniziative sociali che vadano verso quel sentiero praticato e indicato da Thay.
Se avete un progetto, un’idea, un’aspirazione ad essere di aiuto o sostegno a chi ne ha bisogno … condividetela, non è detto che non la si possa realizzare.
Quindi con gioia diamo a loro la parola per condividere il loro impegno.
“Caro sangha,
vi scriviamo per mettervi al corrente di una splendida notizia.
Ricorderete che tempo fa (dicembre scorso) avevamo scritto in lista per chiedervi di aderire alla campagna di crowdfunding per sostenere gli studi di un ragazzo rifugiato eritreo, Frezer Okubay, residente in quei giorni in Sudan e bloccato alle frontiere.
E’ con immenso piacere che vi comunichiamo che Frezer ce l’ha fatta!
Dopo una interminabile trafila burocratica ha ottenuto il visto dall’ambasciata Italiana in Sudan ed è atterrato martedì 27 ottobre all’aeroporto di Bologna (foto allegate).
Ci preme davvero tantissimo farvi sapere che l’ambasciata non avrebbe accettato la sponsorizzazione di un singolo non familiare, ma che si è lasciata convincere dal fatto che un nutrito gruppo di persone, insieme all’Associazione Essere Pace, ha creduto in lui e si è unito per sostenere i suoi studi, sia con un contributo economico che in termini di accoglienza.
Per cui, il sostegno dato a questo ragazzo è stato cruciale nel cambiare le sorti della sua vita.
Freer avrebbe potuto prendere un barcone in Libia per tentare di concretizzare il suo sogno di studiare in Europa, con tutti i pericoli che conosciamo.
Invece ha preso un aereo, da uomo libero, e utilizzerà i soldi raccolti solo per la sua istruzione e la sua vita in Italia, non per finanziare la tratta delle persone.
A chi pensa, inevitabilmente, che si tratta di una goccia in mezzo a un mare di persone che sono in viaggio e a cui non viene riconosciuto alcun diritto, diciamo che la nostra goccia ha un nome, una famiglia, una storia, un cuore che batte e un grande sorriso e siamo felici di aver potuto fare quel che potevamo per lei.
Per Frezer abbiamo dato vita al progetto Liberi di Studiare, nato in seno alle attività del sangha di Bologna e che vediamo come una manifestazione diretta della messa in pratica degli addestramenti alla consapevolezza, in particolare del primo “Rispetto per la vita” e del secondo “Vera felicità”.
Speriamo che questo piccolo/grande successo possa essere di ispirazione per chi ha a cuore una propria battaglia per i diritti, che siano dei rifugiati, degli animali, delle vittime di qualsiasi violenza: fare rete con altre persone che hanno un sentire affine, affrontare gli ostacoli con il sorriso e la fiducia, partire da quello che abbiamo intorno, senza pensare di cambiare il mondo, può fare la differenza per qualcuno.
Con un inchino e un sorriso pieni di gratitudine per Thay, i suoi insegnamenti e la comunità,
Stefania, Marcella e Simona per Liberi di studiare” https://www.facebook.com/liberidistudiare/